venerdì 14 ottobre 2011

Thomas the Rhymer

ThomThomàs il Rimatore


(Ballata tratta da: "Ballate popolari Inglesi e Scozzesi" di F. James Child)

Thoma's il veritiero vide una dama
Allegra, sulla riva erbosa,
Cavalcare l'erta ripida di felci,
Una dama veloce e coraggiosa.

La gonna era di seta verde
Come l'erba, il manto di velluto fine,
Alla criniera del cavallo appese
Cinquantanove campanelle argentine.

Si scappellò Thoma's il veritiero
Con inchino stupito e riverente:
"Salute, potente Regina dei Cieli!
Ché l'uguale in terra e' inesistente".

"Oh no, oh no, Thoma's Il veritiero
Quel nome non appartiene a me
Sono Regina nella bella terra
Degli Elfi, vengo a rapire te.

"Ma ora vieni con me, Thoma's,
Mi servirai sette anni per amore,
Thoma's il veritiero, vieni con me,
Così come sarà, nel piacere e nel dolore."

Voltò il suo destriero bianco
Come il latte, salì in sella il veritiero,
Al suono delle redini volava
Più veloce nel vento il corsiero.

Guadò laghi di sangue alle ginocchia
Per quaranta giorni e quaranta notti,
Non vide più il sole ne' la luna
Sentiva il rombo cupo dei fiotti.

Avanti, avanti, e giunsero infine
A un giardino verde e fragrante:
"Lascia che colga quei frutti per te,
Smonta, smonta, dama elegante".

"Oh no, oh no, Thoma's il veritiero,
Si raccolgono i tormenti tutti
Dell'Inferno, in questa terra,
Ti prego, non toccarne i frutti.

"Ho qui in grembo un pane
E una bottiglia di chiaretto
Prima di proseguir, restiamo,
Potrai cenar, Thoma's diletto."

Cibo e bevanda a più non posso;
"Poggia qui il tuo capo, intanto;
Prima di salir la collina",
Disse la dama: "Ti mostrerò un incanto".

"Vedi quella strada stretta,
Ingombra e fitta di spine e rovi?
E' il sentiero dell'Onesta'
Che ha pochi viandanti nuovi.

"Vedi quella strada larga,
Che attraversa il campo di gigli?
E' il sentiero della Malizia
E va in Paradiso dicono i figli.

"Vedi la strada graziosa,
Che serpeggia l'erta di felci?
La seguiremo noi questa notte
Perché porta al Regno degli Elfi.

"Cosa che tu veda o che tu senta
Thoma's, però, la lingua tieni,
Se sol pronuncia una parola
Non tornerai alla terra da cui vieni."

Ebbe scarpe di velluto verde,
E una giacca di fine tessuto,
Thoma's per sette anni interi
In terra non fu più veduto.


 Ho sempre amato questa poesia...mi sembra di venire trasportata sulle ali di un uccello fatato verso terre lontane e misteriose. L'autunno ha la magia nell'aria e nella luce, la si sente nel profumo della legna che arde, nel vento che porta l'odore degli alberi e della terra smossa per prepararsi al lungo riposo. La luce è calda e accarezza i colori fiammeggianti che animano la natura..come l'ultimo lampo della stella morente, così ci regala un ultimo abbaglio di fuoco prima dell'arrivo della notte.

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